Map & Fork Blog, Voyage et cuisine du monde – Viaggi e cucina del mondo

Alto Adige, tra meli in fiore, asparagi e masi di campagna

secpic-DSC_4597

Arriviamo a Bolzano dopo una giornata di viaggio in treno in provenienza da Strasburgo e dopo meno di mezz’ora siamo a Gargazzone, nel cuore dell’Alto Adige, che ci accoglie con distese di meli in fiore a perdita d’occhio. Posate le valigie al maso, vista l’ora, ci rechiamo nei dintorni attivando il radar culinario che ci fa varcare le porte di Theiner’s Garten Bio Vital per una cena biologica e locale.

secpic-DSC_4507Al risveglio l’indomani i nostri sensi sono sollecitati dalla natura che ci circonda, tra i filari di meli in fiore illuminati dal sole e le montagne circostanti. Dopo una gustosa colazione a base di prodotti genuini del maso, come le confetture e il succo di mela fresco, siamo pronti per scoprire la val d’Adige in bici. Il caldo sole e il cielo senza nuvole ci invogliano a pedalare , la comodissima pista ciclabile lungo l’Adige si fa percorrere senza sforzi approfittando dei paesaggi e dell’odore dei fiori di melo e di primavera. Questa è la più grande area ininterrottamente coltivata ad alberi da frutto d’Europa con mele di ben sedici diverse qualità.

secpic-DSC_4586

Pedaliamo in questo mare di fiori bianchi sui quali i contadini spruzzano acqua in modo che con il gelo notturno si crei una protezione di ghiaccio che si scioglierà il mattino dopo e preservare la raccolta.

Prendiamo la direzione sud, verso Bolzano, passando accanto a paesi come Vilpiano e Terlano e dopo circa 10 km lasciamo la ciclabile, attraversando i binari e addentrandoci nel paese di Settequerce dove posiamo le bici e ci fermiamo in una tipica locanda Sudtirolese a conduzione familiare, Patauner, che offre ai suoi ospiti la cucina tradizionale locale e un’atmosfera familiare al punto che gli ospiti dopo mangiato si fermano per giocare a carte.

secpic-pranzo-DSC_4635

Ricaricate le batterie risaliamo nel senso inverso, incrociando lungo il percorso,centinaia di persone in bici di tutte le età, tra famiglie con bambini, coppie e sportivi.

Posate le bici, continuiamo il nostro itinerario altoatesino in direzione Merano e quando siamo alle porte della città, a Marlengo, ci fermiamo incuriositi dal brulicare di migliaia di api attorno ad alveari immersi nel verde.

secpic-api-DSC_4648

Qui facciamo conoscenza con Georg del maso Platterhof, che produce miele circondato da una natura rigogliosa, tra vigneti, meleti, palme ed ulivi, che riescono a crescere nel clima mite di questa zona ma che proprio non ci si aspetta nella regione più a nord d’Italia. Tra i tipi di miele prodotti qui spiccano la Melata di bosco e il millefiori di montagna. Dal 1992 inoltre il miele di Georg fa parte dei prodotti di qualità Alto Adige, che esigono standard di qualità elevati, degustazioni alla cieca, e certificano la provenienza del prodotto.

merano bovindi

Salutate le api, in pochi minuti siamo a Merano che ci colpisce subito sia per il tanto verde presente che per l’architettura originale. L’elegante via dei portici e le case con le finestre ad arco (anche note come bovindi, dall’inglese “bow window”) sono molto suggestive. I conti del Tirolo scelsero questa città come residenza principale e nella metà del 1800 questa divenne una rinomata destinazione di cura a livello internazionale tanto da annoverare l’imperatrice Elisabetta d’Austria (anche nota come Sissi) che ne apprezzava l’atmosfera mite.

Passiamo sotto il campanile alto ben 83 metri del Duomo, emblema della città antica e proseguiamo verso il fiume Passirio, meta prediletta di tanti meranesi e turisti che, come noi, approfittano di una giornata primaverile calda e soleggiata per abbronzarsi su una delle tante terrazze dei bar o sulla sponda del fiume con i bambini che si divertono a giocare nell’acqua.

Merano

Le montagne ancora parzialmente innevate sullo sfondo incorniciano il tutto e fanno da contrasto all’atmosfera primaverile e rilassata riassumendo al meglio l’essenza di questa regione. Ci immergiamo nell’atmosfera serena della città lungo la passeggiata d’estate e poi quella d’inverno incontrando sulla nostra strada la Kurhaus, perfetto esempio di architettura in stile liberty del secolo scorso. Per cena, fork consiglia di fermarci, nelle adiacenze della porta Bolzano, da Sigmund, il cui menu propone una vasta scelta di prodotti locali.

secpic-DSC_4724

Il giorno seguente la nostra escursione alla scoperta dell’Alto Adige prosegue tra i vigneti di Appiano sulla strada del vino, qui passeggiamo tra le colline verdeggianti tra le quali si intravedono numerosi castelli e fortezze (uno di questi, il Castel Tirolo, ha dato il nome alla regione Sud Tirol) e anche qui i masi agriturismo non mancano, come ad esempio il Weingut Stucksecpic-DSC_4745

Verso ora di pranzo, risaliamo la Val d’Adige in direzione Merano per raggiungere le alture di Scena, dove alla fine di una stradina di montagna fa capolino lo Zmailer-Hof, osteria contadina con un “Gallo Rosso” ben in mostra. Il sole continua ad accompagnarci e ne approfittiamo senza moderazione sulla terrazza godendoci la vista eccezionale sulla valle e le montagne sorseggiando un succo di ribes rigorosamente fatto in casa. 

secPic-succhi-di-frutta

Al menu niente piatti precotti tra speck, formaggi, zuppe, canederli alle ortiche o ai formaggi, Kaiserschmarrn (omelette dolce sminuzzata), strudel e krapfen. Oltre il 30% dei prodotti sono del maso e più dell’80% da masi vicini, 3 succhi di produzione propria,e le uova vengono da allevamenti all’aperto dell’Alto Adige, infine, come ogni Hof-schank che si rispetti, la carne proviene da animali allevati al maso.

secpic-DSC_4784

Il sole, i piatti caserecci tipici della cucina locale e l’atmosfera incontaminata ci danno la carica per ripartire e scoprire un altro alimento famoso di queste parti: l’asparago. Per conoscerlo da vicino niente di meglio che una sosta nel triangolo degli asparagi, tra Terlano, Vilpiano e Settequerce dove i campi di asparagi interrompono di tanto in tanto, le distese di meleti in fiore.

secpic-DSC_4813

Accanto alla Cantina di Terlano è possibile comprarne, scegliendo tra varietà diverse. Qui Alexander ci illustra da vicino le fasi della coltivazione e raccolta dell’Asparago Margarete (dal nome della contessa del Tirolo che abitava qui) oltre a svelarci tutti i segreti di questo prelibato alimento già noto dall’antichità per le sue virtù medicinali. Nei terreni sabbiosi della zona l’Asparagus officinalis trova il suo terreno più fertile per riempirsi di vitamine, minerali e fibre.

secpic-asparagiCollageTutti questi asparagi ci mettono appetito, andiamo così in cerca di un “RistoAsparago”, ristorante specializzato nella preparazione di piatti a base di asparagi come lo Sparerhof, dove possiamo degustare Margarete con un risotto ai semi di canapa (qui la ricetta in esclusiva per voi) ed apprezzarne bontà e freschezza tra una serie di proposte culinarie (carpaccio di asparagi su tartare di salmone con salsa gravlax e pepe rosa; asparagi crudi e carpaccio di manzo locale con rucola, limone e fiocchi di grana; Guancette di manzo brasate al vino rosso) capaci di deliziare i palati più diversi. Per finire in bellezza e accompagnare il tutto, il “vino degli asparagi” è senz’altro il Sauvignon di Terlano, fruttato e corposo si associa alla perfezione.

secpic-DSC_4888

Per gli amanti di asparagi: Tra Aprile e Maggio gli amatori di asparagi possono partecipare ad un’avventura fuori del comune, un viaggio in carrozza attraverso le vie dei paesi, i campi di asparagi a tavola per scoprire tutti i segreti di questa prelibatezza. Per gli appassionati di bici invece c’è la biciclettata con sosta ai vari stand lungo la ciclabile prevista il lunedì di Pentecoste.

Dove dormire: Sandwiesen-Hof, un maso che oltre ad essere circondato dalla natura e offrire prodotti fatti in casa come le mele del giardino, il sidro di mela gustoso e rinfrescante nonché lo spumante di mela. Ha inoltre il pregio di essere una Casa Clima, costruita cioè secondo la logica del risparmio e dell’efficienza energetica.

maso

Cos’è un maso?

Il maso è il posto giusto per chi vuole una vacanza all’insegna del relax e di un modo alternativo di fare turismo. In Alto Adige si contano quasi duemila di queste piccole strutture autentiche gestite da famiglie contadine che fanno sentire gli ospiti come a casa. I masi con il Gallo Rosso hanno la particolarità di offrire ai clienti prodotti di produzione propria a km zero, dalla frutta ai formaggi passando dal pane e arrivando alle uova, sottoposti a rigidi controlli, che danno quel tocco di autenticità e bontà in più alla vacanza. 

L’associazione è nata nel 1999 da un’idea dell’unione agricoltori e coltivatori diretti sudtirolesi con lo scopo di avvicinare i turisti al mondo contadino per far sopravvivere questa realtà fatta di tradizioni ed autenticità. I masi si dividono tra agriturismi, osterie contadine, prodotti gastronomici e artigiani contadini.

Prossima tappa: Tirolo austriaco.

Tutte le foto dell’Alto Adige

Et si vous aimez...
Left-up-arrow Supportez nous avec
un simple j'aime.

Rispondi